Negative SEO: cosa è e come evitarla

Scopri cos’è, come funziona e le tecniche di Negative SEO

Traffico organico bassissimo per il tuo sito web e ranking improvvisamente crollato? Forse sei vittima di un attacco di Negative SEO!
Se non ne hai mai sentito parlare prima, meglio approfondire adesso ed evitarti spiacevoli sorprese.

Cos’è la Negative SEO?

Per Negative SEO si intende una pratica scorretta, e in alcuni casi persino illegale, il cui scopo primario verte al sabotaggio di un sito web concorrente.
Proprio per la sua natura malevola, la Negative SEO viene in linea di massima catalogata come Black Hat SEO a tutti gli effetti, e per questo è preferibile evitare (sia da fare e sia da subire). 

Come funziona la Negative SEO

In generale le strategie malevole della Negative SEO lavorano su specifiche aree e implicano le attività volte a:
– ridurre il posizionamento del sito web sui motori di ricerca (Ranking);
– limitare la visibilità del sito web;
– disabilitare la link building (back linking strategy);
– agire sui contenuti del sito web; 
– de-indicizzare il dominio.
Approfondiamo però meglio nei prossimi paragrafi le specifiche tecniche attraverso le quali si determinano gli attacchi tesi a screditare un sito web agli occhi di Google. 


Tecniche di negative SEO off site:

Sono chiamate così tutte quelle tecniche legate alla negative SEO che risultano off-page, e che quindi permettono di attaccare un sito senza interferire direttamente con esso, operando dall’esterno delle strategie potenzialmente nocive che svolgono un ruolo antagonista nei confronti dell’indexing delle pagine. Mirano a rendere quasi un fantasma qualsiasi dominio che ne subisce l’attacco, inibendone la visibilità e fondamentalmente cancellando il posizionamento nella SERP.
Parliamo di:
– Scansioni invasive
– Manipolazione dei backlink
– Link Spam e link tossici
– Creare collegamenti non naturali al sito
– Scraping dei contenuti
– Click fraudolenti

Un’ulteriore pratica considerata decisamente “velenosa” in ottica negative SEO, è quella delle fake reviews, ovvero recensioni false a scopo denigratorio, che vengono adottate a fini di rovinare l’immagine di un sito web. Nel dettaglio qui a seguire vediamo le tecniche di screditamento più comuni relative al Negative SEO Off Site.

Link spam e rimozione dei backlink

Questa è sicuramente tra tutte la tecnica più utilizzata e diffusa dagli “screditatori”. I link definiti spam sono dei collegamenti “tossici”, che in questo caso contribuiscono a collegare un dominio a una serie di siti di bassa o infima qualità, con l’intento di abbassare la reputazione e l’autorevolezza di un sito web (e quindi di un brand) parametro fondamentale per una buona valutazione da  parte di Google.

Bastano pochi euro per fare acquistare ai malintenzionati migliaia di link tossici che puntano al sito web target e che possono determinare non pochi danni. Ne sono esempi software automatici e link farm atti proprio a queste azioni. Chi agisce in questa direzione tende a mettere in cattiva luce il profilo di backlink del sito da danneggiare, spingendo magari con richieste fittizie la rimozione di backlink, che invece sono magari di valore o importanti alla reputazione del sito stesso preso di mira, e che pertanto servono a migliorare il ranking su Google.


Recensioni negative su Google My Business

Sicuramente in ambito di Local SEO le recensioni (sia negative e sia positive) significano molto, e un flusso di questi feedback potenzialmente maligni, non solo sarà in grado magari di danneggiare la reputazione del brand colpito, ma certamente ne può influenzare anche gli affari. Questa tipologia di attacco inerente alla fine anche un dominio e un brand e non solo una scheda in senso lato significa sicuramente dover attuare strategie volte a eliminare qualsiasi traccia di diffamazione, tali da mettere in conto un enorme dispendio di tempo, energie e non per ultimo costi.

Un buon modo per prevenire tutto questo, potrebbe essere quello di tenere sotto controllo qualsiasi scheda o pagina di “Google My Business” e controllare costantemente le nuove recensioni ricevute. Con una buona prevenzione, si avrà modo di intercettare per tempo le testimonianze false e farne segnalazione opportunamente, così da richiedere la loro eliminazione.

Attacco DDoS (Distributed Denial of Service)

L’acronimo DDoS sta per “Interruzione Distribuita Del Servizio” ed è la conseguenza di un attacco Negative SEO paragonabile a una “tempesta”. Parliamo di “sicurezza informatica”, perché infatti, in questo caso, un sito web viene letteralmente bombardato ininterrottamente di richieste da diversi punti della rete, fino a che non ne sarà completamente subissato con un carico server che alla fine lo renderà irraggiungibile.

Duplicazione di contenuti

Un’altra nota tecnica è quella dello scraping: prelevare un contenuto interno del sito web per duplicarlo sotto forma di una copia identica o simile all’originale e pubblicarlo in più ubicazioni sulla rete. In casi estremi si possono subire attacchi di scraping orientati a duplicare non una parte dei contenuti, ma l’intero sito web. In entrambi i casi l’azione di duplicazione (parziale o totale) può creare forte disorientamento e confusione nei motori di ricerca, sabotando la posizione del sito web durante la web research

Negative SEO on site: sito hackerato e malware

Uno degli obiettivi fondamentali quando si possiede un sito web è quello di evitare che esso venga hackerato o infettato da malware. Nello specifico, quando un computer viene hackerato, può subire dei cambiamenti non solo riguardanti la sua componente esterna, ma anche nella struttura interna, che potrebbe risultare definitivamente danneggiata e pilotata verso attività di SEO Negativa.

Infatti, qualsiasi hacker esperto, solitamente si avvale dell’utilizzo di file malware per iniettare nel website codici malevoli in grado di generare contenuti o link spam che generalmente de-indicizzano pagine o linkano a pagine esterne malevole, modificano il file robots.txt, oppure apportano modifiche al file .htaccess. In tutti gli esempi sopra citati (ma non sono gli unici danneggiamenti da hacking di un sito) Google potrebbe bannare il sito web, rimuovendo quello persino dall’indice.

Come evitare e difendersi dalla Negative SEO Off-Site

Purtroppo non si possono sempre prevedere gli attacchi Off-Site al proprio dominio, dato che la Negative SEO, basata su questa tipologia di comportamento fraudolento, si avvale di tecniche non riconducibili direttamente a un’azione interna al sito web stesso, che ne risulterà pertanto influenzato solo esternamente. Comunque è possibile effettuare regolari monitoraggi del profilo di backlink; cercare di individuare i duplicati dei contenuti; utilizzare dei firewall e predisporre risorse hardware superiori per contrastare i sovraccarichi; monitorare regolarmente la MyBusiness, per segnalare recensioni destabilizzanti. 

Come difendersi e prevenire la Negative SEO On Site

Questo tipo di Negative SEO, viene attuata direttamente da un hacker dall’interno del sito web, delineandosi come uno dei peggiori scenari che ci si possa aspettare. Nel tempo, però, si sono andati via via delineando alcuni accorgimenti efficaci da poter adottare per prevenire queste gravi situazioni, e sono:

– scegliere un hosting robusto da mantenere aggiornato, investendo anche in servizi accessori utili allo scopo;
– dare un limite di dimensione per gli upload;
– eseguire backup completi e frequenti;
– utilizzare password difficili da bucare; 
– installare applicazioni e plugin conosciuti e supportati;
– installare applicazioni per la sicurezza informatica;
– limitare le permission di accesso alle pagine e alle aree delicate del sito web.

In conclusione considera che

Siti web che hanno una propria forza di contenuto e struttura, o con valori di reputazione elevati, sono difficilmente screditabili agli occhi di Google, anche perché queste attività di Negative SEO comporterebbero (in questo caso) un investimento eccessivamente esoso e non alla portata di tutti. Proprio per questo è sempre preferibile (e noi lo diamo come consiglio) avere siti web realizzati nella modalità migliore, sia nella struttura e sia nella produzione, nella qualità e quantità dei contenuti interni.

Sicuramente è molto più facile destabilizzare un piccolo sito web, fatto con una tecnologia debole e con pochi contenuti non buoni per altro. Di contro poi non bisogna fare “la caccia alle streghe”, pensando che perdite di ranking o di traffico organico siano esclusivamente imputabili ad attività di Negative SEO.
Anzi, molto spesso si tende a “dare la colpa ad altri” per le proprie responsabilità. 

Se comunque temi di essere vittima di un attacco di SEO Negativa, o ti preoccupa l’idea di poterlo essere in futuro, affidati ad un’agenzia SEO Milano seria e competente, per poter essere consigliato sulle giuste linee guida, così da evitare gli effetti devastanti della Negative SEO e poter invece migliorare visibilità e rintracciabilità su Google del tuo sito web.

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