L’importanza del packaging farmaceutico come strumento di comunicazione e di cura

Il packaging, che altro non è che la confezione in cui viene custodito il prodotto, riguarda tanti settori, da quello gastronomico a quello enologico, da quello agroalimentare al settore del beauty fino all’abbigliamento, dagli oggetti deluxe, fino al campo tecnologico, digitale, informatico (basti pensare ad alcuni brand della telefonia e dell’elettronica, in cui la custodia dell’accessorio garantisce una presentazione estetica accattivante che cattura lo sguardo dal primo istante). In questo articolo parleremo dell’importanza del packaging farmaceutico: come in tutti gli altri settori, l’imballaggio ha come scopo principale quello di impacchettare, di imballare e proteggere il prodotto, anche per facilitare il suo trasporto e lo spostamento. Ma c’è di più, molto di più!  Fra tutti i confezionamenti della realizzazione packaging, il packaging medicinali è sicuramente quello che custodisce il ruolo più difficile e complesso: il fattore marketing non è così determinante come nel caso del campo gastronomico, dove il fine ultimo è di catturare l’attenzione del consumatore andando a stimolare le sue papille gustative, ma le sue funzioni sono differenti, più utili e funzionali. In questo caso si tratta di trasferire un “concetto di cura”, dovendolo fare, per altro, nella maniera migliore 

Tutte le funzioni del packaging dei farmaci

Il packaging farmaceutico svolge un compito molto più importante, perché è legato direttamente alla salute e al benessere del paziente, che è il primo consumatore del medicinale. Le sue funzioni sono queste che vi indichiamo a seguire.

1. Il packaging farmaceutico protegge medicinale

Nel settore farmaceutico, si parla di packaging primario, che è quello sicuramente più importante perché è a diretto contatto con il farmaco e permette la sua manegevolezza.

2. Difende il farmaco dagli agenti esterni

L’imballaggio farmaceutico protegge il prodotto dagli agenti esterni, dalla luce e dalle fonti di calore, dall’umidità e da possibili germi, virus e batteri che potrebbero contaminare il contenuto.

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3. Il packaging farmaceutico garantisce l’integrità del farmaco

La confezione del medicinale presenta dei sigilli particolari che ne preservano l’inviolabilità, ad esempio da parte dei bambini. Pensiamo a tappi particolari anti-svitamento che proteggono dall’ingestione occasionale del prodotto che può diventare molto pericolosa! Inoltre, è bene ricordare che l’imballaggio farmaceutico ricopre una funzione informativa, poiché ha il compito di illustrare, di spiegare in maniera semplice e chiara il contenuto e l’utilizzo, elencando anche (talvolta) la posologia e i metodi di somministrazione o di durata e conservazione del suo contenuto. Queste informazioni sono previste nella confezione primaria, nell’astuccio secondario, sull’etichetta, sul cosiddetto bugiardino o sul foglietto illustrativo di cui è dotata la confezione del farmaco.

Le tipologie di packaging medicinali più utilizzate e diffuse

Entrare in una farmacia è un’esperienza polisensoriale, multi percettiva, poiché il consumatore viene colpito da un caleidoscopio di colori, nuance, sfumature, odori, profumi: se ci pensiamo bene, oggi quello che è un punto di riferimento per la salute della comunità è diventato un vero e proprio spazio polivalente, dove si possono acquistare anche farmaci particolari, per chi si occupa di fitness, per l’infanzia e gli amici animali domestici, alimenti gluten free e un reparto attrezzato di cosmetici e profumeria.
Non tutti sanno però che dietro al farmaco esiste la cura minuziosa del suo imballaggio, in modo da preservare l’integrità e renderlo anche più accattivante al cliente.

Ogni medicinale è differente e si presenta sotto forma solida, liquida, in polvere, in crema: per questo motivo ciascun imballaggio farmaceutico è personalizzato in base alla tipologia di medicinale. Ad esempio, le pastiglie o pillole sono confezionate in blister di PVC, che vengono poi inseriti in pacchetti di carta o di plastica, dotati di foglietto illustrativo, e quindi trasportati in confezioni più grandi.

I più comuni sciroppi, sotto forma liquida, sono confezionati in flaconi di vetro, plastica, oppure di materiale ecologico e sostenibile plastic free, come il PET che è recuperato dalle bottiglie gettate nel mare.
Per confezionare i medicinali sotto forma di liquido si utilizzano le cosiddette macchine riempitrici tappatrici, o monoblocco di riempitura e tappatura, che possono essere lineari o rotative. Il compito di tali macchine è sigillare completamente il farmaco all’interno delle boccette sottovuoto, così da proteggere il contenuto dagli agenti esterni: i tappi sono spesso i dosatori del prodotto, i cosiddetti misurini, e possono essere dotati, come abbiamo anticipato, di speciali meccanismi anti-svitamento. 

Le polveri e sospensioni invece sono custodite in sacchetti o bustine sottovuoto, come nel caso dei medicinali granulari da diluire in acqua calda, fredda, o da far sciogliere direttamente sotto alla lingua per accelerare l’assorbimento dei principi attivi. Alcuni farmaci, sotto forma di texture cremosa, come le pomate o gel, infine, vengono imballate tramite particolari intubettatrici, che ne preservano integrità e freschezza. Riassumendo, quindi, la funzione del packaging farmaceutico è protettiva e informativa, ma non dimentichiamo anche che può migliorare l’esperienza del consumatore, o in questo caso del paziente, sfruttando alcune strategie particolari.

Ad esempio, le pastiglie da inghiottire intere sono state realizzate tramite capsule lisce, che ne migliorano l’assunzione: vanno giù più facilmente, proprio come la celebre pillola di Mary Poppins, e non grattano la gola: in poche parole, è stato effettuato un miglioramento nella texture, rinnovando la classica pastiglia dura e ruvida e trasformandola in una capsula liscia, più morbida, da inghiottire molto più facilmente.
Ma sicuramente l’aspetto più importante di “evoluzione” lo si vive oggi nella comunicazione. La malattia, anche quella che fa più paura, non deve trasparire dal packaging del farmaco, che anzi ha un ruolo funzionale che trascende lo scopo stesso della cura, fino a diventare elemento di congiunzione con la salute, attraverso la scelta anche (soprattutto) di una confezione bianca che rilassa, distende e si fa portatrice di luce e speranza.
In questo intervengono le migliori agenzie di comunicazione e marketing, sensibili ad un linguaggio che non è solo quello commerciale, ma soprattutto quello del cuore. 

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