Come diventare organizzatore di eventi: percorso di studi e non solo

Scopri come diventare organizzatore di eventi di successo

come diventare organizzatore di eventiCome si fa a diventare organizzatore di eventi? Qual è il percorso di studi più appropriato e qual è l’approccio più adatto per perseguire il proprio obiettivo di carriera? Prima di ogni altra cosa, però, è opportuno domandarsi: ho le attitudini caratteriali e mentali per svolgere la professione dell’event planner? Meglio essere diretti: quello dell’organizzatore di eventi è un mestiere certamente ricco di stimoli, creativo ed entusiasmante, ma è anche un ruolo che impone rigore, sangue freddo, capacità di multitasking e di gestione dell’ansia. Credi che faccia al caso tuo? Se la risposta è sì, allora cominciamo!

Diventare organizzatore di eventi: le doti caratteriali

Prima di approfondire il background tecnico dell’event manager, è meglio soffermarsi prima su quello umano. Quali sono le doti e le predisposizioni fondamentali per un professionista dell’organizzazione eventi?

Si tratta chiaramente di un mestiere che richiede significative capacità creative, non c’è dubbio. Insomma, oggi più che mai, ideare e concretizzare un incontro pubblico, specie se per conto di marchi commerciali, non è semplicemente un momento di aggregazione ma, sempre più marcatamente, una risorsa di marketing e di advertising. La capacità di sorprendere il pubblico, di innovare, di intrattenere è un aspetto fondamentale. Allo stesso tempo, l’evento deve sapersi fare portavoce dell’identità del brand e dei suoi tratti caratteristici. La creatività, così, si muove in argini ben stabiliti. Come dice Morricone: “l’ispirazione è per i dilettanti”.

Ma, oltre all’inventiva, lavorare nell’organizzazione di eventi aziendali a Milano come a Roma richiede anche un notevole senso pratico. Più specificatamente, sono richieste elevate capacità di gestione dello stress, di problem solving, autorevolezza. Essere a capo di un progetto di organizzazione eventi implica la necessità di interfacciarsi con personalità di vario genere, dai giornalisti agli stakeholders al pubblico passando per i gli organi di comunicazione a tutti i livelli e di tutti i canali di divulgazione. Sono richieste capacità analitiche e decisionali, uno spiccato senso della teatralità e della comunicazione e, cosa molto importante, una personalità in grado di mettersi in gioco senza temere le critiche e i giudizi. Perché, è bene capirlo da subito, occuparsi di event management significa essere in vista, attirare l’attenzione della gente e, come naturale conseguenza, essere oggetto di valutazioni e giudizi.

Diventare organizzatore di eventi: le conoscenze tecniche

Accanto a un carattere autorevole e intraprendente, sono richieste skills di natura tecnica. Gestire un grande evento vuol dire mantenere il controllo sugli aspetti economico, e normativo ma anche amministrare la comunicazione e dunque vigilare sulle attività di ufficio stampa e sui social media, dimostrare abilità espressive e relazionali. In parte, si tratta di abilità che richiedono studio ed esperienza, in altra parte, l’esperienza e il coraggio di mettersi alla prova fanno la differenza.

Certamente, possedere un background tecnico orientato al marketing e alla comunicazione agevola, e non poco, le possibilità di entrare nel mondo dell’event planning. Va poi chiarito che non tutte le figure sono uguali e che operare nel settore significa anche saper comprendere quale ruolo faccia al proprio caso. Essere a capo di un progetto, però, vuol dire possedere abilità e conoscenze trasversali, sia dal punto di vista tecnico-teorico e sia da quello attitudinale.

Come diventare organizzatore di eventi: qualche consiglio

Allora, diciamo le cose come stanno: non esiste un percorso di studi capace, da solo, di prepararti a svolgere il mestiere dell’organizzatore eventi. C’è solo una cosa che ti permette di imparare davvero a svolgere il lavoro: l’esperienza. Ciò significa che, più di ogni altra cosa, contano le motivazioni e la voglia di mettersi in gioco. E se, soprattutto agli inizi, risulta difficile trovare un’azienda disposta ad assumerti, c’è un mondo composto dall’associazionismo e dal volontariato che è sempre alla ricerca di risorse, ed è un mondo perfettamente inserito nelle logiche dell’organizzazione eventi. Il consiglio, quindi, è quello di buttarti, di proporti, di fare esperienza, gratuitamente e senza badare al guadagno. Ed ecco un ultimo consiglio, forse il più significativo: mentre lo fai, divertiti, senza ansia e senza paura!

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