SEO 2023: tendenze, novità e previsioni da conoscere subito 

Scopri le nuove tendenze 2023!

Google modifica spesso i propri algoritmi, per stare al passo con i tempi e soprattutto per adeguarsi alle richieste degli utenti. Anche per il 2023 diversi rumors, molti appartenenti alla stessa azienda di Mountain View lasciano trapelare ulteriori cambiamenti, così da migliorare le strategie SEO utili all’indicizzazione dei contenuti come quelli aziendali. Una cosa è certa: anche nel prossimo anno, Google continuerà ad avvantaggiare i contenuti che rispecchiano le regole e le tecniche di scrittura SEO nell’ottica di avvicinare il Motore di Ricerca il più possibile alle modalità operative umane.
Sempre più Google, infatti, tenderà ad “avvicinarsi” al modo in cui gli utenti ricercano le informazioni e i contenuti sul web. Secondo le nuove modalità, saranno svantaggiati tutti quelli che non terranno conto di questi “consigli” e produrranno contenuti incompleti, poco originali e di bassa qualità. Appoggiarsi all’intervento di agenzie strutturate e che dispongono di almeno un’area di consulenza seo Milano sarà certamente la maniera migliore per approcciare queste novità in arrivo e mettere a segno strategie seo efficaci al posizionamento del proprio sito web aziendale o del blog istituzionale. 

Contenuti (sempre più) di valore

Content is the King! Ma questo si sapeva già. Quello che invece si fa sempre più strada è l’idea che Google darà spazio maggiore ai contenuti probabilmente facendo “leggermente meno attenzione” alla pole position Keywords e più attenzione al contenuto di qualità. Questo non vorrà dire che Google non terrà più conto delle chiavi di ricerca. Anzi. Ma semplicemente che a parità di “ottimizzazione delle keywords, il Motore di Ricerca premierà quei contenuti che sono realmente utili all’utente e che rispondono esattamente alle sue “query” e ai suoi intenti di ricerca, fornendo informazioni esaustive, chiare, complete e soprattutto inedite e originali. L’utente, infatti, che giovamento potrebbe avere nel trovare possibilmente stesse informazioni dovunque, e senza distinzione?
Per questo si dovrebbe provare a scrivere temi non ancora trattati e soprattutto raccogliere all’interno di una stessa fonte tutte le informazioni relative ad un argomento trattato. Solo così un utente può “fidelizzarsi” ad una azienda che divulga determinati contenuti, senza la necessità di “cercare altrove” e diventando così “fonte del proprio settore trattato”.

 

Le Persone al centro dei contenuti

Google darà più visibilità ai contenuti che offrono vere soluzioni e risposte alle persone, mettendo al primo posto le loro richieste e necessità. Molti algoritmi usati da Google si usano pagina per pagina. Mentre, in questo caso, verranno applicati su ogni sito. Significa che se il contenuto di un sito è interessante, ma sono presenti anche molte pubblicazioni non pertinenti, potrebbe risentirne tutto il sito. In questo caso “recuperare un sito web” può richiedere anche molti mesi.

Produrre contenuti utili e pertinenti

Per creare contenuti pertinenti ed efficaci per la nostra pagina web, è necessario rispettare determinate regole. Ad esempio, è importante avere un pubblico interessato ai nostri contenuti che devono essere scritti in base alle nostre competenze o esperienze vissute in modo diretto. Sarebbe consigliabile stabilire quale dev’essere l’obiettivo del nostro blog o sito web. In base al focus, potremo avere in chiaro a che tipo di pubblico ci stiamo rivolgendo. Quando scriviamo contenuti, chiediamoci se chi li leggerà, si sentirà soddisfatto dalle informazioni ricevute. Quando si scrive, quindi, non serve troppo la quantità delle parole che spenderemo all’interno del nostro sito web o del nostro blog, ma se piuttosto riusciremo a coprire sufficientemente le richieste della nostra utenza. 

Google sempre più fluido e multimodale

Google è sempre più un sistema sempre più interconnesso con gli utenti e progetti come Google Discover, Google Lens, Google Assistant sono la prova, ma anche la promessa per un 2023 di un presenza Google sempre più costante in ogni parte del Web, al fianco dell’utente, per fornire soluzioni sempre più smart.
L’algoritmo di Google, MUM (Multitasking Unified Model), si sta evolvendo, diventando ancora più forte del precedente BERT. Esso sfrutta l’intelligenza artificiale per regolarizzare le ricerche e le classifiche di contenuti che appaiono sul web. L’obiettivo di Google è di ottenere, come risultato della nostra ricerca, tutti i contenuti utili all’utente, senza fermarsi ai contenuti verbali. Un consiglio a tal riguardo, e soprattutto se da azienda desideri far arrivare i tuoi contenuti alle buyer personas, di produrre più contenuti e su più formati, per rispondere alla distribuzione verso una multicanalità, così da essere proposti sempre e sempre più all’utente e non solo nel formato delle “parole”, ma fino ad arrivare a video, immagini e suoni che rappresentano la tua azienda. 

L’ecosistema di Google: YouTube, Discover e Maps

Dimentichiamoci del tradizionale motore di ricerca che era Google inizialmente. Ora questo sistema di ricerca si sta trasformando in una vera intelligenza artificiale, che sposta i nostri contenuti, in base a determinate e raffinate prerogative, anche su piattaforme come Youtube, Maps e Discover, dove le ricerche, così come la proposta dei contenuti, sono assolutamente tailor made. Sono gli interessi degli utenti a “creare” un ecosistema in cui le persone sono al centro del sistema Google, fatto di interconnessioni tra utente e suoi contenuti di interesse. Se hai un’azienda devi cercare di produrre più contenuti da postare online e con più formati, così da consentire a Google stesso di “rintracciarli e presentarli” agli utenti. 

L’Intelligenza Artificiale del Rank Brain

Google nel 2023 svilupperà ancora di più la potenzialità di Rank Brain. Si tratta dell’applicazione dell’intelligenza artificiale al Motore di Ricerca. Il lavoro di questo algoritmo servirà a capire nello specifico cosa cercano gli utenti e in che modo lo fanno. La volontà di Google è quella di fornire la migliore esperienza di ricerca per l’utente. Questo sistema esiste dal 2015 ma si evolve, anno dopo anno. Rank Brain può anche raffinare le ricerche, cercando sinonimi delle parole ricercate. Inoltre, si accorge se un utente torna indietro, se prosegue avanti o se si sofferma su un determinato contenuto.
Sapere come funziona il nuovo algoritmo di Google “Rank Brain” darà la possibilità di confezionare contenuti sempre più pertinenti e utili, così da adeguarli ancora più alle necessità informative dell’utente.

L’importanza del Search Intent e del SERP Intent

Chi scrive contenuti in ottica SEO continuerà a dover fare molta attenzione alle parole chiave, ma solo se rispondono esattamente al search intent, ossia se quella determinata chiave di ricerca corrisponde alle reali query dell’utenza che ha digitato una specifica domanda all’interno del campo del motore di ricerca. Ma la chiave SEO di un contenuto deve tenere presente anche i risultati di ricerca restituiti da Google in SERP, dopo una precisa query. Fermarsi al search intent non basta. Bisogna prevedere uno step successivo in cui si va alla SERP Intent, magari per scoprire che una keyword secondaria è persino più importante di una principale, o magari più profittevole per il proprio posizionamento.
È importante capire come soddisfare pienamente le esigenze dell’utente e questo può avvenire solamente se ci concentriamo solo sulle sue reali intenzioni di ricerca e sulle sue query, ma sempre confrontandoci con i risultati restituiti in SERP, guida anche per dire meglio e di più rispetto i competitor.

Attenzione alla UX

La Ux, ovvero la User Experience, è di fondamentale importanza, oggi sicuramente, ma lo sarà sempre di più nel 2023. È fondamentale che un sito sia usabile e veloce, leggero. La UX diventerà ancora di più fattore di ranking imprescindibile. Si tratta di caratteristiche importanti tanto quanto i contenuti che andremo ad aggiungere. L’esperienza degli utenti nella ricerca e fruizione di contenuti diventa un fattore importante per l’utente stesso e soprattutto per Google.

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