SEO best practices: le 6 da fare assolutamente 

Scopri quali sono le SEO best practices!

Google sa essere molto spietato, quando si tratta di fare posizionare un sito web all’interno della SERP, al punto tale da non permettergli quasi più di “essere visibile”, dopo i risultati della prima pagina!
Possibilmente il tuo sito ci sarà… ma l’utente ha il dito più veloce della paginazione del Motore di Ricerca e proprio per questo chi cerca, tende (anche per i tempi assolutamente veloci del web) a rimanere quasi ed esclusivamente all’interno dei contenuti in prima pagina.
Se l’utente non trova ciò che cerca, piuttosto che passare alla pagina “2”, cambia le chiavi di ricerca!

Quali sono allora le SEO best practices per evitare di essere invisibili 😱?

Ecco sei strategie e tecniche di “buon posizionamento” consigliate dalle migliori SEO Agency Milano e che permetteranno al tuo sito web di essere “più permeabile” e comprensibile nei contenuti, e quindi maggiormente indicizzabile, da parte di Google. 

1. I contenuti devono rispondere agli intenti di ricerca

Scrivere contenuti per un sito web è abbastanza facile, ma scrivere contenuti che abbiano appeal per Google è una tra le cose più difficili per chi ha a che fare con la SEO.
Il Motore di Ricerca è talmente evoluto oggi, da comprendere esattamente quali siano le volontà precise che si celano dietro ad una domanda.
Non basta più scegliere le perfette parole chiave, secondo le metriche a tutti note, ma è fondamentale intuire le vere intenzioni, ovvero il famoso search intent di una ricerca.

Se il tuo target non vuole comprare un prodotto, ma semplicemente raccogliere informazioni su “come fare”, meglio non dare informazioni commerciali, ma semmai guidare l’utente in un customer journey che si ferma alla preventiva raccolta di informazioni.
In altri casi invece l’intento di ricerca è decisamente commerciale e arriva addirittura fino a dare prova di ricerche puntuali che mettono in prima pagina prodotti con marche e precisi modelli.

Ad ogni modo allineare i propri contenuti con gli intenti di ricerca è essenziale, per garantirsi un buon occhio da parte di Google. 

2. Title e Meta Description: opportunità preziose per fare SEO

Title e meta description sono elementi importanti di cui Google tiene conto, perché rappresentano subito una risposta per l’utenza che cerca.

I titoli sono elementi cliccabili che danno immediata contezza di un contenuto. Anzi la loro importanza è tale da indurre l’utente ad approfondire, se in base ad una query di ricerca quel titolo rappresenta un elemento congruo. Proprio per questo vanno organizzati in maniera strategica ed efficace, comprendendo le giuste parole chiave e l’intento di ricerca.

La meta descrizione, invece, è una sintesi strategica della pagina di contenuto che rappresenta e, che viene visualizzato nella SERP, proprio sotto il titolo.

Un contenuto ben organizzato ed in linea con l’intento di ricerca può fare la differenza del clic di approfondimento!
Le meta description devono informare e invitare all’azione attraverso le chiavi di ricerca principali e secondo un contenuto di valore per l’utente che cerca online.

3. Migliorare la velocità di caricamento delle pagine

In una prospettiva di migliore esperienza d’uso di un sito web, le pagine devono essere ottimizzate, affinché il loro caricamento sia rapidissimo. Ricordiamo che gli utenti sono infatti velocissimi online e siti pesanti, con pagine che si caricano lentamente (o mai 😭) sono destinati ad essere scartati.
Anche Google, avendo a cuore gli utenti e le loro ricerche, chiaramente tiene molto in considerazione questa caratteristica, quindi meglio verificare la velocità del caricamento pagina, utilizzando anche tool come il PageSpeed Insights di Google stesso, evitando di “penalizzare” così il tuo sito web. 

Una soluzione rapida ad esempio, per ottimizzare la velocità, è quella di comprimere le immagini, ma anche eliminare plugin non necessari, abilitare il caching del browser e cercare di ridurre il numero di redirect eccetera, eccetera con altre ulteriori strategie.

4. Ottimizzare le immagini sul sito web

Sappiamo tutti il valore di una immagine che, in alcuni ambiti, vale davvero molto più di mille parole. Per questo è importante avere belle e buone immagini sul proprio sito web. 

Ma le immagini vanno sicuramente ottimizzate, perché possono aiutare gli utenti in una migliore esperienza d’uso di un sito web e contribuire, quindi, ad ricevere un miglior giudizio da parte del Motore di Ricerca.

Importante è scegliere il giusto formato della foto, la dimensione, magari comprimendole, per rendere anche veloce il caricamento delle pagine

Un’altra cura che puoi dare alle foto o alle immagini del tuo sito web è quella di inserire testo alt di corredo: Google è certamente evoluto, ma dare testo per nominare o descrivere una foto è un ulteriore espediente per migliorare il giudizio che Google ha sul tuo sito web. 

Chiaramente il testo alt deve corrispondere ai contenuti della pagine, possibilmente rispettare le parole chiave, dare una indicazione agli utenti.

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5. Migliorare l’esperienza d’uso del sito web

A Google sta a cuore l’utente: questo si era capito 😄 e in virtù di poter offrire agli internauti l’esperienza migliore di relazione con i siti web, il Motore di Ricerca valuta positivamente alcuni parametri. 

La velocità di caricamento pagine è tra quelli, ma come anche l’uso corretto di titoli e sottotitoli, per rendere più leggibile e accattivante un contenuto.

Usare gli spazi, i famosi “a capo”, lasciare parti bianche tra i vari paragrafi del testo, aiuta l’occhio di chi legge.

Un sito per “piacere a Google”, e quindi incontrare una buona  esperienza di utilizzo, deve anche essere mobile-friendly.

6. Spazio massimo ai contenuti utili

Esiste un unico, grande, consiglio che vale sempre e per tutti: produrre contenuti ritenuti utili e di qualità!

Google sa riconoscere i contenuti validi che si sposano sulla base del search intent e che danno molte informazioni puntuali ed esaustive. Contenuti esaustivi non coincidono sempre con “contenuti lunghi”, ma semmai completi!
Se un’informazione può essere data in maniera completa, anche in un testo relativamente breve, questo non sarà certamente un male!
Nè per il lettore e neppure per il Motore di Ricerca.

Insomma, contento l’utente e contento Google 😁!Affinché il contenuto possa posizionarsi in cima alla SERP è importante anche che contenga le parole chiave indispensabili e in linea col target.
Inserisci sempre una analisi dei tuoi competitor e ricordati di avere sempre contenuti originali, perché Google si accorge sempre e subito dei duplicati 😆!

In conclusione

Queste SEO best practices sono semplicemente dei consigli “facili”, perché sono tantissime le tecniche e le strategie che si celano dietro quella ambitissima posizione in prima pagina!
Proprio per questo, quando si decide di strutturare un progetto SEO per il proprio sito web, è necessario effettuare molte ricerche, analisi preventive e attività anche parecchio tecniche che, inutile dirlo, non possono essere “a portata di mano” di tutti, perché richiedono una esperienza notevole sul campo, oltre che grande professionalità.
Proprio per questo allora diventa strategico l’affidarsi a chi possa svolgere, e nel migliore dei modi, questa delicata ed importantissima attività!

Una volta messe in atto queste buone pratiche, assicurati di essere sempre aggiornato sulle ultime tendenze SEO e di seguire di tanto in tanto altre tecniche SEO per rimanere sempre in vantaggio.

5. Crea una struttura di link interni
I link interni sono importanti perché stabiliscono una gerarchia tra le informazioni del tuo sito web e aiutano Google a comprendere meglio i contenuti della tua pagina.
Se usati nel modo giusto, i link interni hanno la capacità di aumentare le classifiche.
Ad esempio, NinjaOutreach ha aumentato il proprio traffico organico del 40% ottimizzando i link interni.
Una best practice SEO prevede di aggiungere link interni alle pagine del tuo sito che hanno bisogno di una spinta. 
Puoi anche utilizzare Semrush per identificare e correggere gli errori di internal linking sul tuo sito web. Il report sui link dello strumento Site Audit può essere estremamente utile per identificare i problemi della struttura dei link interni del tuo sito:

Avvia l’audit del tuo sito su Semrush per generare un report
Vai alla voce Link interni e clicca sul pulsante “Visualizza dettagli”. 

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Qui puoi visualizzare tutti i problemi di linking interno del tuo sito e correggerli.

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7. Rendi gli URL SEO-friendly

La struttura degli URL è un aspetto spesso trascurato della SEO. Una buona struttura dell’URL fornisce sia agli utenti che ai motori di ricerca un’idea dell’argomento della pagina di destinazione. 

Google lo spiega meglio: 
La struttura degli URL di un sito dovrebbe essere il più semplice possibile. Organizza i tuoi contenuti in modo che gli URL siano costruiti in una forma logica e comprensibile per le persone (quando possibile, preferisci parole descrittive piuttosto che lunghi codici identificativi).

— Google

Tenendo presente questo aspetto, ecco come creare un URL ben strutturato: Usa URL brevi: uno studio condotto da Backlinko ha rilevato che gli URL brevi sono più efficaci di quelli lunghi nelle SERP. Inserisci le tue parole chiave: inserisci sempre le tue parole chiave nell’URL per aumentare le possibilità di posizionarti meglio nei risultati di ricerca. Includi categorie o sottocartelle se necessario: se vendi prodotti, potresti avere una sottocategoria “shop”, come si vede nell’immagine qui sotto. Questo aiuta sia gli utenti che i motori di ricerca a navigare nel tuo sito. Rimuovi le stop words non necessarie: mantieni il tuo URL pulito e facile da leggere evitando le parole come articoli, preposizioni, congiunzioni, ecc.

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Qui puoi vedere un buon esempio di URL e un esempio di URL da evitare.

8. Guadagna backlink autorevoli

Nonostante le numerose modifiche apportate all’algoritmo di ricerca e al sistema di ranking di Google, quest’ultimo considera ancora i backlink un segnale di ranking fondamentale. Google riconosce i backlink come voti di fiducia. Se le tue pagine web hanno molti backlink autorevoli, è più probabile che otterranno buoni risultati nelle SERP. Tuttavia, non tutti i backlink sono uguali. Alcuni backlink possono aumentare in modo esponenziale il tuo posizionamento per determinate query di ricerca, mentre altri possono essere “tossici”. Non è detto che Google ti penalizzerà per i backlink provenienti da siti di scarsa qualità. Tuttavia, se partecipi a schemi di link o acquisti backlink, è probabile che riceverai una penalizzazione da Google.

Dovresti concentrare tutti i tuoi sforzi sulla creazione di backlink di alta qualità che possano migliorare le tue possibilità di posizionamento per le parole chiave che ti interessano. Uno dei modi più efficaci per ottenere backlink autorevoli è replicare le strategie di link building dei tuoi concorrenti. Puoi utilizzare lo strumento Gap di backlink di Semrush per analizzare contemporaneamente fino a cinque profili di backlink di altrettanti concorrenti e scoprire le opportunità di link building che non hai ancora sfruttato.

Per iniziare:

Vai su Gap di backlink Inserisci il tuo dominio e fino a quattro domini dei tuoi principali concorrenti e clicca su “Trova prospetti”.+

Lo strumento Gap di backlink ti restituirà un grafico e una tabella che mostrano il confronto tra i profili di backlink dei cinque domini. Puoi sfruttare il grafico per ottenere alcune informazioni interessanti sulle più recenti attività di link building dei tuoi concorrenti. Per identificare le opportunità di link building per il tuo sito, devi selezionare il tuo dominio nel menu a tendina appena sopra la tabella.

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Questo elenco include i siti web che linkano i domini dei tuoi concorrenti, ma non il tuo. Armato di queste conoscenze, potrai dare il via a una campagna per ottenere i backlink più autorevoli dei tuoi concorrenti. Non dovrai nemmeno lasciare lo strumento: ti basterà cliccare sul pulsante “Avvia il contatto” per inviare i potenziali candidati al Link Building Tool. Naturalmente, prima dovrai creare dei contenuti solidi che valgano la pena di essere linkati.

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