Strategie di marketing musicale per creare atmosfera, richiamare valori e creare connessioni con il target
Da sempre, la musica è musa e ispiratrice degli artisti e dei poeti, dei grandi sognatori, colonna sonora della nostra vita e potente veicolo di emozioni. Non a caso, quindi, diventa uno strumento di marketing emotivo vincente che rafforza e consolida le connessioni tra brand e consumatore. Grazie al supporto di un’agenzia di comunicazione esperta, la musica può essere utilizzata proprio esattamente per veicolare emozioni, richiamare valori profondi e stimolare percezioni sensoriali che restano impresse nella memoria del pubblico
L’importanza della musica nel creare atmosfera
La musica è in grado di creare una particolare atmosfera in base alla tipologia di suoni, di accordi, di melodie, ma non solo: secondo numerose ricerche di neuroscienze, il pentagramma musicale è capace di condizionare lo stato d’animo di una persona e cambiarlo in pochi istanti, andando a colpire particolari ricettori nervosi.
Le note sono 7, ma questa cifra limitata permette infinite combinazioni: una melodia in minore può suscitare tristezza, nostalgia, un senso di malinconia che ci riporta alla memoria ricordi lontani e, naturalmente, ci invita all’introspezione. Oppure, una melodia solare, in maggiore, può cambiarci letteralmente la giornata con un motivetto che risuona in testa e non ne esce più! La musica crea atmosfera, diviene arredo sensoriale in tutti i luoghi, e per questo diventa una preziosa risorsa marketing nelle attività come ristoranti, bar, centri commerciali, in cui suscita particolari emozioni e stati d’animo che migliorano l’esperienza del cliente, del consumatore, che sia a caccia di shopping o che stia tranquillamente cenando con un sottofondo lounge.
Il caso Starbucks che comunica l’identità aziendale
La soundtrack all’interno di un punto vendita lo personalizza più di quanto crediamo, condiziona la permanenza e la propensione ad acquistare, definisce l’identità di marca, la brand identity. Il caso Starbucks ne è un esempio palese: da sempre, all’interno dei suoi punti ristoro, la musica fa da protagonista, e la tecnologia è uno dei cavalli di battaglia del noto brand di caffè e bevande calde da asporto. La musica, quindi, diventa un tratto distintivo, un marchio di fabbrica che lega in maniera indissolubile l’esperienza d’acquisto a un particolare mood.
Da quando Starbucks ha stretto una luminosa collaborazione con Spotify, nel 2016, gli utenti della piattaforma di streaming musicale possono scaricare le playlist targate Starbucks e ascoltarle quando e dove vogliono, amplificando l’esperienza del caffè consumato al bar anche a casa, al parco, in giro per negozi, prima di coricarsi. Un connubio vincente, che ancora una volta dimostra la connessione tra musica e branding, tra sonorità, emozioni, potere d’acquisto.
La musica come veicolo di valori: sostenibilità, inclusività e tradizione
La musica non è solo una sequenza di note e accordi: è un linguaggio universale in grado di evocare valori profondi e di rafforzare il legame tra il brand e il pubblico. Ad esempio, molte aziende che si posizionano come sostenibili utilizzano colonne sonore che richiamano il suono della natura, come il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie o il rumore delle onde. Questi elementi sonori non solo creano un’atmosfera rilassante, ma comunicano anche un impegno verso la tutela dell’ambiente, invitando il pubblico a condividere gli stessi ideali.
Un caso emblematico è rappresentato dalle campagne di Patagonia, il brand di abbigliamento outdoor, che utilizza tracce musicali caratterizzate da strumenti acustici e suoni naturali per sottolineare il proprio impegno nella sostenibilità ambientale. Questo approccio musicale contestualmente sa richiamare i valori del brand e creare un’esperienza immersiva che rimane impressa nella mente del consumatore. Tutto questo dimostra come un semplice accompagnamento musicale possa diventare un manifesto culturale, capace di unire persone e comunità sotto un unico messaggio. Anche le tradizioni trovano nella musica un alleato prezioso: le campagne natalizie di molti brand utilizzano melodie classiche e cori per richiamare i valori di famiglia, unione e calore, consolidando così un legame emotivo con il pubblico.
Creare connessioni con il target attraverso la musica
Un altro celebre marchio che crea continuamente connessioni e legami con il proprio pubblico, tramite la musica, è sicuramente Coca Cola, la bevanda con le bollicine che valorizza le emozioni come cassa di risonanza potentissima. Grazie ai particolari jingle e alle reclame, l’azienda americana ha costruito il proprio successo grazie all’evocazione di ricordi, memoria, stati d’animo e mood, basti pensare al celebre spot animato dai figli dei fiori che, a suon d’un Vorrei cantare insieme a voi… invitano alla pace, alla solidarietà e ovviamente a un sorso rinfrescante di Coca Cola!
Nel nostro emisfero si genera un’immediata associazione: bere la celebre bevanda a base di Cola, con le bollicine, celebra la pace, l’amore, i buoni sentimenti, ci sentiamo affrancati e di buon umore, anche un po’ liberati dai nostri sensi di colpa! Questo è il potere fortissimo della musica e della percezione che ne deriva, e l’incantesimo che crea associazioni involontarie, spontanee e genuine. In una parola, connessioni emotive.
Musica e neuroscienze: un legame che parla alla mente e al cuore
La capacità della musica di influenzare le emozioni e il comportamento umano ha radici profonde nella scienza. Numerosi studi neuroscientifici hanno dimostrato che l’ascolto della musica attiva il sistema limbico, la parte del cervello più antica, primitiva, responsabile delle emozioni e della memoria. Questa attivazione crea un legame emotivo tra l’ascoltatore e il contesto in cui la musica viene ascoltata, rendendo l’esperienza memorabile e significativa.
La dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa, viene rilasciata durante l’ascolto di brani musicali particolarmente piacevoli e questo processo biologico spiega perché una melodia ben scelta possa aumentare la soddisfazione del cliente e influenzare positivamente il comportamento d’acquisto. Spiegato anche il perché la musica in sottofondo nei negozi possa indurre il consumatore a trascorrere più tempo all’interno, aumentando così le probabilità di acquisto. Un altro aspetto interessante riguarda la sincronizzazione dei ritmi cerebrali con il tempo musicale, un fenomeno noto come entrainment e spiega come melodie con un ritmo moderato possano ridurre i livelli di stress e promuovere il rilassamento, mentre brani più ritmati stimolano energia e vitalità. Questo principio viene sfruttato in ambienti come palestre, dove playlist energiche e dinamiche motivano i clienti, oppure in spa e centri benessere, dove musica ambient e rilassante favorisce uno stato di calma profonda.
Strategie operative per integrare la musica nel marketing
La musica in sintesi estrema serve a fidelizzare tramite una corretta targetizzazione ben precisa: questo semplicemente è il risultato di due operazioni commerciali ben riuscite, quelle di Spotify e Coca Cola, che hanno saputo riconoscere e identificare con precisione il proprio pubblico, le personali audience e distinguerle attraverso particolari atmosfere sonore. Per integrare la musica all’interno di un disegno marketing, si possono sfruttare numerose risorse, tra cui Spotify e le piattaforme di streaming musicale, oppure pianificare eventi musicali ad hoc, personalizzati con l’identità di marca, coinvolgendo artisti, etichette, e major.
In questo modo il risultato è duplice, perché si sponsorizza il marchio e allo stesso tempo viene coinvolto il proprio parterre in prima persona.
La musica come linguaggio universale del marketing
Per fare un recap, la musica è uno strumento, una forma di comunicazione vincente che crea seduzione, connessioni, legami, emotività, un rapporto fidelizzato tra marchio e consumatore.
Integrare un tappeto musicale personalizzato apporta numerosi benefici all’azienda, in quanto definisce l’identità di marca e allo stesso tempo intercetta un pubblico ben preciso, che a sua volte si riconosce e si identifica nel brand stesso. La musica migliora la percezione del marchio, aumenta la propensione all’acquisto in quel negozio, all’esperienza in quel servizio, e la permanenza nello store, fisico o non, che diventerà quello del cuore.
Questo significa fidelizzare e, con il tempo, assicurarsi la categoria del top brand of the mind. Per questo e per tutti gli altri motivi appena descritti, il consiglio è di integrare le migliori strategie musicali in un programma marketing ben studiato, rivolgendovi a un team di esperti e professionisti, come una agenzia di comunicazione che sappia creare un impatto emotivo che agisca nel profondo, creando emozioni durature che fidelizzano il target di riferimento rendendo il brand memorabile nel tempo.